I 25 bourbon più importanti mai realizzati (prima parte)

Pubblicato il 27 settembre 2018
I 25 bourbon più importanti mai realizzati

Se un quarto di secolo fa tu avessi domandato ad un esperto di distillati di nominare i più importanti bourbon mai realizzati, loro probabilmente ti avrebbero chiesto se il whiskey prodotto negli Stati Uniti meritava un'analisi cosi dettagliata. Il bourbon era in crisi, non apprezzato e poco bevuto. Ma oggi, grazie al boom di inizio secolo ha cambiato marcia e il bourbon è probabilmente il distillato più discusso, ossessionante e richiesto al mondo. Per valutare meglio come siamo arrivati fin qui abbiamo consultato 23 esperti di bourbon, tra cui distillatori, giornalisti, autori, proprietari di whisky-bar e il proprietario di un negozio di liquori whisky-centrico. Ogni partecipante ha nominato da cinque a dieci bourbon che secondo lui hanno fatto la differenza, non i loro bourbon preferiti o quelli che pensavano fossero i più buoni, ma quelle bottiglie che sono state influenti, innovative o che hanno avuto un posto significativo nella storia del bourbon. Sono stati autorizzati a raggiungere gli anni per-proibizionisti e a citare bourbon che non avrebbero mai potuto assaggiare e nel caso di distillatori a citare le proprie creazioni. Un auto-citazione non li avrebbe fatti finire in questa lista dato che ogni bourbon che troverete ha ricevuto più voti. L'ordine finale è stato rigorosamente determinato dai voti ricevuti. C'erano diversi legami nella parte bassa della classifica e in questi casi il giudizio editoriale ha determinato la classifica finale. In alcuni casi gli intervistati hanno indicato linee complete di bourbon che portavano lo stesso nome, non un singolo imbottigliamento. In altri casi i relatori hanno indicato diversi imbottigliamenti all'interno di una singola linea. Poiché le argomentazioni alla base di queste scelte erano spesso simili questi voti venivano talvolta combinati e collocati all'interno della classifica come bourbon della singola linea. Sembra complicato? Beh, anche il mercato del bourbon lo è al giorno d'oggi. Senza ulteriori indugi ecco la lista. E' prevista una discussione viscerale dei risultati, perfino incoraggiata. Ti chiediamo solo di partecipare alla discussione con un bourbon in mano e di lasciare l'altra libera per gesti imprevedibili.  

Robert Simonson

 

25. Bourbon aromatizzati

American Honey di Wild Turkey

Cominciamo questa lista con un sospiro collettivo da parte degli esperti di bourbon. L'avvento e la popolarità del bourbon aromatizzato nell'ultimo decennio è stato un punto dolente per i puristi. Ma questa è una lista di bourbon, non necessariamente buoni. E, in questo caso, non necessariamente bourbon. Qualunque cosa insistano a dire i rivenditori, i bourbon aromatizzati sono tecnicamente “liqueurs” nel mio libro, non whisky. Negli ultimi anni non c'è stata tendenza più discutibile o dilagante nella crescita del bourbon in merito al whisky aromatizzato. Alcuni dei nostri esperti si sono sentiti in dovere di farlo notare a malincuore. Nessun particolare bourbon aromatizzato è stato indicato, anche se l'American Honey di Wild Turkey (un pioniere, introdotto nel lontano nel 1976) e il Red Stagg di Jim Beam sono stati menzionati. Se il bourbon è davvero in piena espansione, queste bottiglie sono parte della ragione.

 

24. Linea Michter's

Michter's bourbon

Questo vecchio nome delle del mondo della distillazione in Pennsylvania è tornato a nuova vita negli anni '90 sotto dei nuovi padroni che hanno acquistato anziché produrre il loro whiskey. Attualmente stanno producendo whiskey nella loro distilleria a Shivey, Kentucky, che ha aperto le porte nel 2012 e nel 2018 verrà inoltre distillato in una struttura più piccola in Main Street a Louisville. Insieme, i due edifici hanno rappresentato un enorme investimento e una dimostrazione di fiducia nell'industria del bourbon del Kentucky. I proprietari hanno anche assunto Pamela Heilmann come master distiller, ruolo raramente ricoperto da una donna nel mondo del bourbon al momento.

 

23. Parker’s Heritage Collection

Parker’s Heritage Collection

Chiamata come il defunto master distiller Parker Beam questa serie annuale lanciata nel 2007 e fin dagli inizi diventata una degli imbottigliamenti più attesi prodotti da Heaven Hill. Le versioni limitate hanno in genere un'età e una gradazione più elevata. Le uscite passate includono un whisky di malto e un whisky di frumento. Lo scrittore di bourbon Chuck Cowdery è rimasto cosi' impressionato dalla miscela dei mash bill di rye e wheated bourbon del 2012 da definirlo “uno dei migliori bourbon mai realizzati e un grande esempio di ciò che può realizzare un master distiller esperto e al pieno delle sue capacita.”

 

22. Evan Williams Single Barrel

Evan Williams Single Barrel

Uno dei più buoni affari nel mondo del bourbon e la stella della Heaven Hill è la linea Evan Williams, prendendo in prestito la terminologia del mondo del vino, si auto definisce un bourbon "vintage", il che significa che ogni anno viene rilasciata una nuova iterazione. Introdotto nel 1996, è stato anche tra i primi bourbon single-barrel ampiamente commercializzati. Il distillato all'interno riposa dai sette ai dieci anni. "Il whisky è la massima espressione del classico bourbon mashbill di Heaven Hill e ogni annata che ho assaggiato è notevole per qualità, sfumature e sapore robusto", ha dichiarato Allen Katz, comproprietario della New York Distilling Company.

 

21. Linea Weller

Weller

Un vecchio nome di bourbon attualmente posseduto e prodotto da The Sazerac Company, è da considerarsi un affare se lo si trova sullo scaffale,molto difficile al giorno d'oggi. Weller è spesso ricercato dagli inseguitori di Pappy, per via del suo mashbill che è lo stesso del Pappy (wheated bourbon), ma invecchiato in modo diverso e per la sua tradizione. L'etichetta era di proprietà di Pappy van Winkle e prodotta nella leggendaria distilleria Stitzel-Weller. "Il sapore più vicino ai grandi wheaters della Stitzel-Weller di un tempo che puoi trovare al giorno d'oggi", ha detto Cowdery dell'invecchiamento 12 anni.

 

20. Evan Williams

Evan Williams

Una delle maggiori e cavallo da soma dell'industria del bourbon è sicuramente l'onnipresente etichetta nera della Evan Williams. Prodotta dalla Heaven Hill, è stata per anni uno dei motori principali della crescita del bourbon. E' il secondo bourbon del Kentucky più venduto al mondo ed è raro che chi ama il bourbon non l'abbia mai assaggiato. Come è ancora più raro non vederlo esposto in un negozio di liquori.

 

19. Elmer T. Lee Single Barrel

Elmer T. Lee Single Barrel

Prende il nome da un impiegato di lungo corso di quella che oggi è la distilleria della Buffalo Trace. Lee ha cambiato per sempre l'industria del bourbon quando ha creato Blanton's, il primo bourbon single-barrel, nel 1984. Quindi è appropriato che, l'anno successivo, il suo nome avrebbe adornato un altro whisky single-barrel. "Elmer amava questo bourbon", disse il maestro distillatore della Wild Turkey Jimmy Russell, che conosceva l'uomo, "e il suo profilo è simile ai miei profili".

 

18. George T. Stagg

George T. Stagg

Introdotto dalla Buffalo Trace nel 2002 (su suggerimento di un cliente preveggente ), questo bourbon non tagliato e non filtrato era in anticipo sui tempi, segnando l'avvento di una mania legata all'intensa esperienza offerta dai bourbon over proof. Imbottigliato con non meno di 15 anni di invecchiamento fa parte della Antique Collection della Buffalo Trace. È diventato rapidamente un oggetto da collezione (il primo l'imbottigliamento è stato venduto a soli $ 40) e la limitata tiratura si esaurisce ogni anno. "Se un bevitore di bourbon volesse fare una verticale di bourbon questa sarebbe la bottiglia giusta", ha detto Bill Thomas, proprietario del Jack Rose Dining Saloon, una meta obbligata per gli amanti del whisky in D.C.

 

17. Old Grand-Dad bonded e 114

Old Grand-Dad

Uno tra i nomi più antichi nel mondo del bourbon (l'eponimo di nonno è riferito a Basil Hayden distillatore del XIX secolo), l'Old Grand-Dad, bourbon con un'alta percentuale di segale, viene inoltre stimato per il suo bonded e per il suo barrel proof, che è chiamato 114 come la sua gradazione. La scrittrice Liza Weisstuch ha definito il bonded "tranquillamente il miglior bourbon rapporto qualità/prezzo sul mercato", mentre lo storico dei liquori David Wondrich ha sottolineato come il 114 "è stato lanciato nello stesso periodo di Blanton's ed altrettanto pionieristico, con solo una piccola parte di riconoscimento. Entrambi sono il segno residuo lasciato dal bourbon e precursori del suo rinascimento."

 

16. Old Taylor

Old Taylor

Questo storico marchio spesso sottovalutato viene invece rispettato dagli storici del bourbon dato che Taylor fa riferimento a Edmund Haynes Taylor Jr., che più di chiunque altro si batté per la promulgazione del Bottled in Bond Act del 1897. Quella legge ha contribuito a garantire il contenuto e la qualità del whisky all'interno delle bottiglie, mettendosi alle spalle un lungo periodo in cui molto whisky era adulterato da fornitori senza scrupoli prima che raggiungesse il consumatore. Ogni bourbon che portava scritto bonded doveva essere invecchiato e imbottigliato con particolari disposizioni legali in magazzini federali e imbottigliato a 100 proof. "È stato il primo atto di protezione del consumatore", ha osservato Dave Pickerell, ex master distiller presso la Maker's Mark, "vincendo il Pure Food and Drug Act per nove anni".

 

15. Buffalo Trace Experimental Series

Buffalo Trace Experimental Series

La distilleria Buffalo Trace iniziò a giocare con diversi metodi di produzione del whiskey a cominciare dai vari tipi di mash bill ad una diversa varietà di legni di botte a diverse tostature della botte all'inizio degli anni '90. Ogni possibile variabile è stata esplorata. Non hanno ancora finito e abbastanza spesso svelano uno dei loro esperimenti sempre in versione limitata, con la prima che risale al 2006. Ne sono state rilasciate più di 50 ad oggi. Attualmente ci sono più di 14.000 barili sperimentali a riposare nei loro magazzini in attesa di una loro possibile uscita. C'è molta curiosità in merito. "Mai prima d'ora nella storia di bourbon una distilleria ha sperimentato così tanto", ha osservato il leggendario proprietario del negozio di alcolici LeNell Camacho Santa Ana.

 

14. Linea Willett Family Estate

Willett Family Estate

La famiglia Willett e l'uomo che vi si è imparentato, ha salvato tanto bourbon di qualità che nessun altro voleva e lo ha dato a un mondo assetato e curioso. Even Kulsveen (che sposò Martha Willett) vi si stabilì come imbottigliatore indipendente nel 1984 e iniziò a rilasciare whisky provenienti dalle principali distillerie del Kentucky. Questi whiskey spesso erano non tagliati e non filtrati, offrendo ai fanatici del bourbon un gusto senza esclusione di colpi proveniente dalle sorgenti del whisky. "Questi imbottigliatori hanno dato al moderno bevitore di bourbon l'accesso alle espressioni di bourbon barrel proof di molte distillerie", ha detto Bill Thomas, che ha molti Willett nel suo palazzo del whisky il Jack Rose Dining Saloon. "Ogni botte è stata giudicata dalla qualità del suo contenuto e non per preconcetti sulle distillerie di provenienza".

 

13. Hudson Baby Bourbon

Hudson Baby Bourbon

Immagina un'America senza distillerie artigianali sulla scena. E' accaduto non molto tempo fa... La Tuthilltown Spirits di New York è stata la prima distilleria di whiskey nello Stato dal Proibizionismo e ha contribuito molto nel cambiare le cose. “Senza gli enormi sforzi del fondatore Ralph Erenzo per far approvare il Farm Distillery Act del 2007 a New York” ha detto la scrittrice di whisky Heather Greene “la massiccia proliferazione di distillerie nello Stato di NY – probabilmente uno degli hot spot statunitensi del bourbon al di fuori del Kentucky – potrebbe non aver prosperato”. Il fiore all'occhiello della Tuthilltown è il suo Baby Bourbon, messo in una tozza bottiglia da 375ml trovò presto posto in molti bar e negozi di liquori. Molti altri distillatori hanno seguito l'esempio di Tuthilltown. Il bourbon più vecchio la fuori? No. Il migliore? No. Ma poche bottiglie hanno alterato così il corso della storia del bourbon.

 

12. Jim Beam

Jim Beam

Non si puo redarre una lista come questa senza includere il Jim Beam. Costante, robusto, affidabile, sempre presente. Il bourbon più venduto al mondo, la vecchia etichetta bianca si è mantenuta costante nei tempi buoni e in quelli cattivi. Come ha sottolineato il distillatore David Pickerell, "è difficile ignorare le milioni di casse che Beam ha venduto". Inoltre, la vasta famiglia di distillatori Beam ha toccato le sorti di molte altre distillerie di bourbon, in particolare Heaven Hill.

 

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Fonte: 
https://www.foodandwine.com/cocktails-spirits/25-most-important-bourbons-ever-made#1