Booker's Bourbon

Pubblicato il 4 maggio 2017
Booker's Bourbon

Il Booker's Bourbon non viene né tagliato né filtrato o come amava dire Booker Noe II, il leggendario Master Distiller della Jim Beam, bottiglia da cui prende il nome, è whiskey che proviene direttamente “direttamente dalla botte”.

Imbottigliato selezionando poche botti dai piani medi delle rack houses a nove piani dove viene invecchiato, questo bourbon viene distillato ad una gradazione inferiore rispetto agli altri whiskey prodotti dalla Jim Beam per ottenere un aroma maggiore e invecchiato fino a quando Booker o attualmente suo figlio Fred Noe, non ritengono che abbia sviluppato il giusto aroma di vaniglia e il corretto "calore" sul finale.

Quando nel 1989 la Jim Beam commercializzò per la prima volta il Booker's Bourbon (inizialmente veniva prodotto solo ad uso interno per i distributori e gli amici) l'idea che un bourbon potesse essere paragonato ad un single-malt Scotch o ad un cognac era semplicemente ridicola. Il bourbon non era come gli altri distillati e richiedeva qualche spiegazione.

“Se lo butti semplicemente giù, non è piacevole” usa dire Fred Noe attuale Master Distiller della Jim Beam.

Apprezzare un Booker's significa berlo lentamente, prendersi il tempo per apprezzarne il colore ed aroma. Aggiungendo una goccia o due d'acqua. Lasciando che il bourbon si adagi sulla lingua.

“Papà voleva portare le persone ad una conoscenza del bourbon che solo chi aveva lavorato in una distilleria poteva avere” ci dice oggi Fred Noe. L'idea, continua, è stata quella di lasciare che fosse il consumatore ad aggiungere acqua e/o ghiaccio per ridurene la forza o che lo bevesse così. “Questo è il modo in cui ve lo presentiamo, direttamente dalla botte senza filtrazione. Nessuno ha assaggiato bourbon così.”

Il Booker's Bourbon ha riportato il whisky indietro nel tempo di 150 anni, quando ancora le persone si recavano con un contenitore da chi distillava bourbon presso le rack houses e poteva spillare il bourbon direttamente dalle botti per pochi centesimi al litro.

A quei tempi il whiskey che avevi assaggiato la settimana prima poteva non avere più lo stesso sapore, probabilmente a causa delle differenze degli ingredienti grezzi, della posizione del barile nella rack house, dal periodo dell'anno o altri fattori.

In modo simile, ogni lotto di Booker's, rilasciato 4 o 5 volte all'anno, è unico dato che viene miscelato a “gusto”. Per esempio l'attuale imbottigliamento Tommy's Batch (dal nome di un vecchio dipendente Tommy Crume) è un bourbon di corpo con forti sentori di tabacco, rovere e note di vaniglia che si combinano con note speziate. E' eccezionale, anche se non bilanciato come quello distribuito l'anno scorso Off Your Rocker, un bourbon più oleoso con pronunciate note di rovere dolce e vaniglia.

Un recensore una volta ha scritto “Se Picasso avesse disegnato un bourbon sarebbe stato un Booker's” ed era sulla strada giusta. Come il Booker's due lavori di Picasso non sono mai simili, ma sono inconfondibilmente dei Picasso.

 

 

Fonte: 
http://www.chicagotribune.com/dining/drink/sc-bookers-bourbon-drink-food-0414-20170502-story.html